La metodologia utilizzata fa riferimento alla cultura della riabilitazione psicosociale e psichiatrica. Al progetto generale della struttura fondato su un modello organizzativo di tipo domestico familiare e sul dispositivo di cura gruppale si affianca il riconoscimento della persona in quanto soggetto di diritti e nella globalità dei bisogni. I percorsi riabilitativi sono quindi individualizzati e costruiti dall’equipe multidisciplinare sulla base dei bisogni terapeutici e delle risorse personali di ogni singolo utente.
Lo strumento principale di questa attività è il progetto terapeutico riabilitativo individuale (PTRI) così strutturato:
• osservazione: conoscenza della
persona e del suo agire, raccolta delle informazioni;
• analisi dei bisogni:
riconoscimento e accoglienza del problema, del bisogno, del
desiderio;
• obiettivo generale: indica le
finalità generali a cui bisogna tendere nella relazione educativa
con l’utente;
• obiettivo specifico: indica
obiettivi operativi realisticamente raggiungibili in alcuni mesi;
• interventi: le tipologie di
attività messe in atto per il raggiungimento dell’obiettivo;
• indicatori per la misurazione
dei risultati raggiunti;
• verifica: valutazione finale
degli obiettivi, verifica dei risultati dell’intervento.
L’intervento sarà multimodale e interdisciplinare, attraverso l’integrazione dei diversi livelli (clinico, sociale, farmacologico, personale, familiare) e delle diverse professionalità (psichiatrica, psicoterapeutica, riabilitativa, sociale, sanitaria) per permettere una presa in carico totale dell’utente.
